Presentazione

I SILOS GRANARI della Calata Punto Franco, in degrado da decenni, sono una presenza ingombrante sull’area destinata alle crociere. Nel triangolo tra calata Sgarallino e calata Punto Franco, gli ex-Silos potrebbero presto essere riconsegnati alla città per trasformarsi nella “Nuova Porta alla Città d’Acqua”, “la Pupilla dell’Occhio della Toscana”.
La concezione di idee progettuali sul possibile recupero di questo patrimonio industriale, bene storico vincolato, attraverso la sua riconversione e la connessa rigenerazione del suo contesto urbano, è questa la sfida che gli studenti e i loro docenti di architettura provenienti dalle sei università partner di Re-FACT,

– UNIFI/DIDA Firenze, Italia – Flaviano Maria Lorusso
– htw saar Saarbrücken, Germania – Klaus Dieter Köehler
– VUT FA Brno Repubblica Ceca – Helena Zemankova
– ETSA Siviglia, Spagna – Benito Sánchez-Montañés Macías, Luis Gonzalez-Boado
– ENSA Nancy, Francia – Christian François, Jennifer Didelon
– NYU, New York University

affrontano in questa edizione, promossa da Autorità Portuale di Livorno, Camera di Commercio, Porto Immobiliare s.r.l. e Porto di Livorno 2000, con il patrocinio del Comune di Livorno.
Un particolare ringraziamento va a Dott. Guido Asti per aver sostenuto l’impresa sin dall’inizio, cogliendo pienamente lo spirito dell’iniziativa per la sua modalità di didattica innovativa, che offre agli studenti un’esperienza straordinaria, e apre il confronto progettuale ad una platea internazionale.
Al fine di offrire agli studenti, protagonisti del workshop, il necessario quadro storico e conoscitivo di base sull’oggetto SILOS GRANARI e il suo contesto territoriale, è stato previsto il contributo storico scientifico del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa.
Queste Lectiones Magristrales sono state infatti curate da Olimpia Vaccari, che rappresenta il Centro di Studi Storici Mediterranei “Marco Tangheroni”.
Dr. Claudio Vanni, Capo Area Pianificazione dell’Autorità Portuale di Livorno, e Alessandro Aurigi, Assessore all’Urbanistica del Comune di Livorno, invece sono chiamati ad illustrare le previsioni della pianificazione territoriale e del porto per completare il quadro della situazione. Andrea Cecconi, che ha suggerito il tema del Silos a Jennifer Schaub, coordinatrice di Re-FACT, quando questo stava entrando sensibilmente nel dibattito pubblico sui futuri sviluppi della città di Livorno e del Porto, ha riunito un team di soggetti curatori locali, che grazie alle loro competenze, ma anche al loro particolare entusiasmo per questa bellissima e importante città, ha reso possibile la realizzazione di questo evento.
Così la cooperativa itinera, impresa livornese che si occupa di turismo e cultura, cura l’accoglienza degli ospiti e arricchisce il programma attraverso visite guidate con valenza didattico conoscitiva.
Mentre l’associazione ideaLi – Persone, Progetti, Territori sostiene l’iniziativa fornendo il suo supporto gestionale e tecnico per la funzionalità operativa del workshop in collaborazione anche con l’associazione G.U.L.LI. Elisa Mancini, Grafic and Web Designer, invece cura gli aspetti legati ai vertical media.
Un highlight speciale durante la settimana di workshop è costituito dalla Lectio Magistralis di Giorgio Grandi del Renzo Piano Building Workshop di Genova sul tema della sostenibilità nell’ambito della rigenerazione urbana e del recupero funzionale del patrimonio edilizio esistente.
L’impegno eccezionale messo in campo in questa occasione, da tanti soggetti diversi, può senza dubbio
essere interpretato come segnale positivo di una crescente attenzione verso questi monumenti di archeologia industriale, spesso considerati come Mostri, mentre costituiscono invece un valore innegabile per il loro territorio e un potenziale di rinnovamento importante per le loro città.
Ci si augura che un tale livello di attenzione sia indicatore anche di una convinzione condivisa, che sia il recupero la soluzione per questi beni culturali, piuttosto che la loro demolizione senza considerazione di alternative e quindi la loro cancellazione con la totale perdita della memoria e di un’opportunità importante.
Il contributo degli studenti, in questa sede di riflessioni preliminari, non può che arricchire il dibattito ed aprire lo stesso a nuove visioni inattese.